
Luna immacolata
E' una luna bianca come il latte, incontaminata come tutto ciò che ha visto la luce da poco, pura come solo l'infanzia sa essere.
E' una luna immacolata come la prima pagina del nuovo racconto che ci accingiamo a scrivere.
Il plenilunio di Febbraio è pervaso dall'atmosfera di Imbolc,
risplende di un senso di rinascita, del mistero della vita che si rinnova.
E' la luna alla quale affidare il nostro rinnovo fisico e spirituale.
E' tempo per ogni uomo di liberarsi da ogni condizionamento esterno e di riscoprire la propria essenza incontaminata, il nucleo essenziale del proprio essere.
Le donne tornino ad avere dimestichezza con il concetto di ciò che è puro e intrinsecamente connesso con la loro natura.
Può essere un'idea intraprendere un rito di rigenerazione personale. La dea Hera soleva bagnarsi alla fonte di Canato per riacquisire la sua verginità.
Il rituale del "bagno di Hera" è preordinato allo stesso scopo, anche se ovviamente non si parla di una verginità fisica.
"L’aspetto della dea vergine rappresenta quella parte della donna che un uomo può non riuscire a possedere né “a penetrare” mai, che non viene toccata dal bisogno di un uomo o dalla sua approvazione, che esiste di per sé, interamente separata da lui. Quando la donna vive secondo un archetipo vergine, non vuol dire che lo sia fisicamente o in senso letterale, ma che un’importante parte di lei lo è in senso psicologico.
L'aspetto della Dea vergine è la pura essenza di ciò che la donna è e a cui attribuisce valore: un aspetto che rimane intatto perché lei non lo rileva, lo custodisce sacro e inviolato, lo esprime senza alterarlo per adeguarsi ai modelli maschili"
La donna che vive una realtà coniugale, come Hera, viene spesso assorbita dall'energia naturalmente prevaricante della coppia e perde la sua verginità. Può quindi essere utile, come suggerisce il rito, realizzare un rituale di purificazione, immergersi in acque di sorgente per ripristinare la propria integrità psicologica. Concedersi un bel bagno, non soltanto metaforico, da cui escludere tutto ciò che non riguarda la nostra femminile interiorità.
L'animale che accompagna questa luna è il corvo, uccello che in alcune tradizioni popolari è considerato portatore di sventura, lunatico, come il numero tredici, la notte, la luna, il femminile e gli antichi attributi della personalità magica.
Nelle fiabe questo animale ha un ruolo diverso, è depositario del sapere.
Il corvi siedono tra il confine della vita e della morte, guardano in entrambe le direzioni, e possono fare da mediatori. Tutto sta nel comprenderli.
In altre tradizioni il corvo è un messaggero divino, anche se spesso e sovente è legato con divinità Oscure o dell’ oltretomba.
I corvi come le cornacchie sono simboli di solitudine e povertà liberamente scelti, asceti del regno animale. Essi vivono bene in stormi come da soli o in coppia.
Spiriti della natura: fate della casa, sia quelle della casa stessa, che delle piante della casa
Erbe: balsamo di Gilead (populus candicans), issopo,mirra, salvia, spiganardo
Colori: blu chiaro, violetto
Fiori: primule
Profumi: glicine, eliotropio
Pietre: ametista, diaspro, cristallo di rocca
Alberi: sorbo, alloro, cedro
Animali: lontra, corvo
Divinità: Brigid, Saraswati, Hera, Kuan Yin, Diana, Demetra,
Persefone, Afrodite
Incenso: salvia