
Luna della Quercia
Come è bella la luna di dicembre
che guarda calma tramontare l’anno.
Mentre i treni si affannano si affannano
a quei fuochi stranissimi ella sorride.
L'inverno è una promessa di rinascita.
Nonostante ciò arriva sempre carico di una certa stanchezza, del peso che ci portiamo dietro da Samhain, l'ultima delle feste solari. Arriviamo al momento cruciale del solstizio già esausti dalle fatiche dell'autunno, dall'esserci progressivamente abituati al buio.
Considerandolo nella sua fenomenologia più che nella sua essenza, l'inverno ci appare come un nemico. Il suo arrivo sembra una calamità, ma cela in silenzio il concepimento della luce.
La luna di Dicembre è un appiglio in un momento di difficoltà, un riparo dal freddo, un simbolo di forza.
E' la luna amara dei cinesi, la luna pesante, la luna fredda, la luna del rispetto, la luna della quercia.
Le querce in inverno oppongono una stoica resistenza. Le loro chiome esauste rimangono verdi nonostante tutto, ostentano un'antica compostezza mentre le radici affondano in una terra dura, che si spacca attorno al tronco.
La vecchia quercia, con la luna a lei connessa, ci invita al tener duro nei momenti di difficoltà.
La quercia è simbolo di una solitudine apparente. Si erge isolata in mezzo al campo, è il centro di un mondo che è solo suo, ma sotto la sua cupola offre generosa accoglienza ad ogni creatura che cerchi riparo. Ai suoi piedi cresce la vita, i suoi rami sono condomini abitati dagli animali che in lei trovano rifugio.
La querce sono simbolo di solidità, irremovibili nella loro compostezza. Sono cattedrali della natura.
Le loro fronde proiettano le ombre della storia che si è consumata davanti a loro.
Questa lunazione è l'occasione per ricercare dentro di noi i punti fermi che danno solidità alla nostra esistenza. I principi, gli affetti, i valori fondamentali che sono il nutrimento a cui le nostre radici sono aggrovigliate indissolubilmente.
Tutto ciò che di irrinunciabile e di fondamentale riusciremo ad evocare, ramificherà dentro di noi come una possente quercia ai piedi della quale rifugiarci nei momenti di difficoltà.
Corrispondenze:
Spiriti della natura: fate della neve, fate della tempesta, fate degli alberi d'inverno.
Erbe: agrifoglio, edera, vischio, abete.
Colori: rosso sangue, bianco e nero.
Fiori: vischio, agrifoglio, cactus.
Profumi: violetta, patchouli, geranio, incenso, mirra e lillà.
Pietre: peridoto, serpentina, giacinto, crisolito.
Alberi: pino, abete, agrifoglio.
Animali: topo, renna, cavallo, orso, cervo, cornacchia, pettirosso.
Divinità: Hathor, Hecate, Neith, Athena, Minerva, Ixchel, Osiride, Moire, le Norne- Parche.
Energia : rafforzare, morire, rinascere ; Le maree della Terra cambiano. Oscurità. Alchimia personale. Resistenza, morte, rinascita; Tenebre, piccoli artifici personali. sentieri spirituali. Incontro con amici e famiglia, i solitari e i poveri