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Luna della vendemmia 

Vino pazzo che suole spingere anche l’uomo molto saggio a intonare una canzone,
e a ridere di gusto, e lo manda su a danzare,
e lascia sfuggire qualche parola che era meglio tacere.

Al bagliore della luna piena di settembre, i filari delle viti sono colmi di grappoli maturi che attendono solo di essere raccolti. 

Luna di cantori e di poeti, la luna della vendemmia affoga i dispiaceri in un bicchiere di vino, è la luna sacra di Dioniso. 

Alla sua luce si perde ogni inibizione, i suoi raggi ci bagnano di un'euforia inattesa e ci mettono in connessione con una parte di noi profonda, dimenticata.

Con il plenilunio di settembre non resta spazio per il sommerso, questa luna connessa al vino ci spinge a liberarci dalle inibizioni, ci mette di fronte ai nostri demoni, fa correre i pensieri che per tanto tempo abbiamo represso, scatena le parole che abbiamo a lungo trattenuto. 

Luna di satiri e di creature grottesche, di spiritelli dispettosi e di uomini tanto cari alle Muse. 

La luna della vendemmia è una luna fortemente misterica, partecipe di quella segreta trasformazione che il vino fa nel buio della botte, nascosto dallo sguardo del mondo, un miracolo al quale non si può partecipare ma di cui si può solo beneficiare. 
Settembre mese di piedi nel mosto, di voglia di autunno, di nostalgia per la stagione precedente e di trepidazione per quella successiva.

La luna della vendemmia è la luna di Mabon, l'equinozio d'autunno, punto di equilibrio tra polarità opposte, il giorno e la notte che si equivalgono, il maschile e il femminile. 

Demetra comincia a raffreddare la terra e Persefone si prepara a discendere nell'Ade, inizia il semestre buio, la celebrazione è misterica.

Inebriamoci dei raggi di questa luna che sapientemente mesce mosto e passioni, spiritualità e perdita di ogni inibizione. 

Spiriti della natura: Elfi e folletti e fate


Erbe: finocchio, frumento, burbera, nocciolo, grano, valeriana, segale, copale.


Colori: marrone, giallo-verde, giallo


Fiori: narciso, giglio, lillà


Profumi: storace, lentisco, gardenia, bergamotto


Pietre: peridoto, olivina, crisolite, quarzo citrino


Alberi: nocciolo, larice, alloro


Animali: serpente , sciacallo.


Divinità: Demetra, Cerere, Iside, Nephthys, Freya, Thoth


Incensi: mirra, pino, salvia, ibisco e petali di rose.


Energia: riposo dopo il lavoro; equilibrio tra Luce e Buio. Organizza. Fai pulizia e rimedia il disordine fisico, mentale, emotivo e spirituale.


Simboli: l'uva, il vino, i fichi, le ghirlande, le pigne, il granturco, le foglie secche, le ruote del sole, il melograno. L'uccello dell'Equinozio è il cigno in quanto simbolo dell'immortalità dell'anima e guida dei morti nell'aldilà. Le attività includono la preparazione di amuleti di protezione per la stagione inverna

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