
GIORNO DELL' EDERA
30 Settembre
"Dite al suo cuore che io, l'Amore, sarò l'edera di ogni suo pensiero"
Antinoo
Cisso, un giovane greco che si esibiva durante le feste dedicate a Dioniso, durante uno dei giochi si infortunò gravemente. Il Dio quindi, per non farlo morire, lo trasformò in una sempreverde edera, pianta per questo indissolubilmente legata al vino e all’eternità.
In ragione di questa leggenda, non di rado accade nella storia dell’arte di vedere Dioniso o Bacco raffigurato con la testa e il calice cinti di edera, e spesso capita di incontrarne un mazzetto appeso fuori dalle osterie. Gli antichi credevano infatti che l’edera avesse delle proprietà tali da riuscire ad arginare le conseguenze dannose dell’abuso del vino e ne consumavano le bacche, che in realtà sono tossiche, pestate e miscelate alla bevanda. Credevano inoltre che l’edera riuscisse a separare l’acqua dal vino, convinzione nemmeno del tutto infondata dato che le fibre delle foglie di edera hanno effettivamente la proprietà di assorbire le molecole pigmentate del vino e di altri liquidi.
In altre culture, come quella celtica, l’edera aveva invece un significato più ambiguo. Con il 30 settembre aveva inizio il mese celtico di Gort, il mese dell’edera. Presso questa cultura la pianta rappresentava il passaggio dalla mortalità all’immortalità, passaggio doloroso che si realizza mediante il soffocamento causato dall’arrampicarsi dei rami e dalla tossicità delle sue bacche. Per questo veniva abbinata tanto al rafforzare i legami quanto all’allontanarne degli altri.
L’edera non ha un uso erboristico dato che le sue foglie non sono commestibili, ma non per questo è priva di proprietà per noi utili! L’edera helix, ad esempio, ha la capacità di rimuovere dall’aria delle stanze chiuse alcune sostanze nocive, come la Formaldeide, che vengono prodotte dagli apparecchi elettronici di uso comune nelle nostre abitazioni. E’ quindi una scelta sana quella di decidere di dividere casa con una piantina di edera, ma fate attenzione se decidete di regalarne una perché potreste essere equivocati!
Per il fatto di essere sempreverde, per le sue foglie a cuore, e dato che attecchisce nei terreni più impervi e tra le più piccole insenature di roccia, l’edera è il simbolo del vero amore. Con le sue ventose si arrampica sulle pareti più scoscese e le ricopre rimanendovi indissolubilmente legata. Per questo motivo regalare una piantina di edera annuncia l’intenzione di non abbandonare mai la persona che la riceve, e di rimanerle per sempre legata in un amore sempreverde che non teme stagioni!