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GIORNO DEL PIOPPO

23 Settembre

Sia che vi troviate in città, in campagna o in un bosco, è molto facile che vi imbattiate in un Pioppo. Si tratta di un albero molto popolare e a dircelo è l’etimologia della parola stessa che deriverebbe da “popolus”, in quanto il rumore del vento tra le sue foglie ricordava ai romani il brusio di una grande folla.

Il Pioppo è un albero dalle mille suggestioni, a partire dai nodi dei rami che salgono lungo la bianca corteccia e che ricordano degli occhi vigili a scrutare il trascorrere del tempo, fino alle sue foglie bicolori. Secondo il mito, Eracle di ritorno dal monte Tartaro, si cinse il capo con una corona di foglie di pioppo: la parte delle foglie più esterna si tinse quindi di scuro come gli inferi, mentre la parte interna che stava a contatto con la fronte dell’eroe rimase chiara. Deriverebbe da questa leggenda la ragione per cui la pagina superiore delle foglie di Pioppo è verde scura, mentre quella inferiore è quasi bianca.

 

Per queste ragioni il Pioppo è un albero che, fin dall’antichità, ha simboleggiato il passaggio dalla vita alla morte. Gli antichi greci ritenevano che indicasse il confine tra il mondo dei vivi e l’Ade, ma anche presso i Celti era un albero di grande importanza. Nel calendario celtico il Pioppo rappresentava l’equinozio d’autunno, che demarca il passaggio del sole dalla parte settentrionale a quella meridionale dello zodiaco. I Celti avevano una tale considerazione e un così grande amore per gli alberi, che su di essi si basava il loro 

Il Pioppo è quindi anche un segno zodiacale nel calendario druidico e sotto la sua influenza sarebbero i nati tra il 4 e l’8 febbraio e tra il 5 e il 13 agosto. Le persone nate sotto il segno del Pioppo erano considerate contemplative, amanti della natura e del bello ma incapaci di goderne in pieno per via di un latente pessimismo.

A prescindere da quale sia il vostro albero, l’augurio di questo 23 settembre è che vi possiate trovare sotto le fronde di un Pioppo… chissà che non sentiate qualche voce in particolare tra il mormorio della folla!

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